Caterina





Sono nata il 6 marzo del 1982, giorno e mese di nascita di Gabriel García Márquez e anno in cui vinse il Nobel per la letteratura ... e sì, sono fatalista, assolutamente!
Ho studiato i classici, musica classica, danza classica; in effetti, tutto quello che è classico si ripercuote su di me in modo affascinante.
Credo che mi sia innamorata dei libri prima ancora di saper leggere; il contenuto ignoto, l'odore della carta stampata, la ruvidezza di certe copertine erano elementi imprescindibili per la mia curiosità.
I miei primi racconti risalgono a quando avevo sette anni circa; anziché usare i diari per gli assegni dei compiti, scrivevo storie partorite dalla mia mente di bambina, storie di palloncini rossi, di principesse, di draghi.
Per il mio compleanno mio padre decise di mettere su un teatrino di ombre cinesi rappresentando proprio una di queste fiabe. Un'esperienza che non ho più dimenticato.
Quel periodo, in definitiva, fu per me un momento di grande formazione; il mio insegnante era un cultore della poesia ed egli stesso una sorta di poeta bucolico che affascinandomi incentivò la mia creatività.
Non ho lo stesso buon ricordo degli anni dopo, il cui ambiente scolastico asettico e limitato non si sposava affatto bene con me; mentre l'adolescenza liceale fu un vero e proprio "odi et amo" catulliano; non si può certo dire che avessi le stesse priorità dei miei coetanei, però in cambio, potei conoscere i greci, i latini, la letteratura italiana, quella straniera, quella moderna.
A sedici anni scrissi il mio primo romanzo sfiorandone la pubblicazione.
Dietro tale esperienza e maturando con gli anni la mia formazione sotto la guida di notevoli mecenati, presi coscienza che scrivere non era la cosa che mi riusciva meglio, non era neanche il canale per esprimere il mio io interiore; scrivere per me era, è, qualcosa di cui ho costantemente bisogno, come l'acqua, come il cibo, come l'aria.

Dicono di me ...

"Se avessi intrapreso la carriera militare, saresti diventata Generale!" mia madre
"Come diamine fai a scrivere così?!" la mia amica
"Amhayanai è troppo complicata come storia, devo ricordare troppe cose!" mia sorella
" ... secondo il mio parere, sua figlia è un'artista, nei suoi temi non c'è nulla che faccia pensare che sia solo una bambina di dodici anni." prof. d'italiano
"Hai lo stesso ordine di una tipica mente da Serial Killer!" Luca
"Aggiornaaaaa!!!" le mie lettrici di EFP
"Ma quanti nomi ci sono in questo libro?" mio padre leggendo "Amhayanai"
"La sua storia è troppo dispendiosa per pubblicarla!" 33 editori riguardo ad "Amhayanai"
"-.-'''' " la mia faccia riguardo ai 33 editori che mi hanno dato questa risposta
"Sei la solita giurista, o hai ragione, o in ogni caso, la controparte ha torto!" tutti
"Dedicami qualcosa!" Luca
"Avvincente, complesso, intrigante" lettori di Amhayanai
"Mi stai facendo commuovere come un bambino!" Dott. Luigi Vecchione riguardo a "Una Nola del '400"
"Potresti smetterla di essere ostinatamente sincera?" tutti
"La tua stanza è talmente ordinata che sembra quella di una ragazza morta la cui madre si rifiuta di smontarla!" Luca, la prima volta che vide la mia camera da letto
"Continuaaaa!" le mie lettrici di EFP
"Hai mangiato?" mia madre
"Quando uscirà il seguito?" lettori di Amhayanai
"Non riesco a comprendere come tu possa passare da discorsi intelligenti ad altri completamente senza senso logico?!" Luca











0 commenti:

Posta un commento